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REPUBBLICA CECA in camper

4-9 aprile 2007 

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PRAGA - BRNO - TELČ - ČESKÉ BUDĔJOVICE

Sul Ponte Carlo troverete, sul parapetto del lato destro, cinque stelle dorate. Se toccherete con le dita della mano le cinque stelle contemporaneamente, siete sicuri di ritornare a Praga. Noi l’abbiamo fatto nel 1996 e in effetti siamo ritornati. Era inevitabile.

Mercoledì 4: Siamo partiti alle 15,20 da Mirandola. Per evitare il Ponte d’Europa (costo 8 €) occorre uscire dall’autostrada a “Brennero centro” ed entrare così nella statale 182. L’adesivo autostradale costa 7,20 € per 10 giorni. Alle 20,20 abbiamo sostato in un’area di servizio dopo Innsbruck per la cena, poi abbiamo viaggiato per un’altra ora, uscendo a “Wörgl Ost.” (dall’uscita per circa 2 km poi a destra; alla rotonda scegliere l’ultima uscita e procedere; vari piazzali per dormire). Ci siamo fermati presso un vetraio. Notte tranquilla. 

Giovedì 5: Siamo ripartiti verso le 7,30 per arrivare alla frontiera alle 11,30, dopo 760 Km (da casa). Acquistato l’adesivo autostradale dal costo di 10 € (possibile il pagamento in euro), siamo entrati in Praga da ovest (950 Km percorsi da Mirandola). Raggiungere l’area dei campeggi situati a nord della città, nel quartiere Troja non è semplice. L’idea migliore è un buon navigatore satellitare. Una alternativa è seguire le indicazioni Zoo di Praga visto che lo zoo si trova proprio in questo quartiere. In ogni caso l’autostrada da Piltsen prosegue con un intrico di autostrade tra le quali occorre individuare la n° 6, verso il centro. Lungo la Via Trojska sono situati cinque campeggi molto piccoli e ospitali. L’ultimo della serie è il Sokol Camp, maggiormente pubblicizzato rispetto agli altri. E’ comunque il più distante dalla fermata del tram n° 14. Non ho avuto modo di confrontare le comodità degli altri, che mi sono sembrati simili. A posteriori opterei per il primo della serie, il Dana Troja Camp, proprio per la vicinanza ai mezzi pubblici. Alla reception abbiamo acquistato il biglietto del tram, della durata di 3 giorni, valido per tutti i mezzi pubblici. Per i ragazzi conviene invece il biglietto giornaliero.

Il tram porta in circa 20 minuti alla Piazza S. Venceslao, circondata da palazzi in stile liberty e chiusa dal Museo Nazionale, imponente edificio neo rinascimentale che conserva dipinti, raccolte di zoologia e mineralogia. Tra le aiuole antistanti la facciata del Museo una lapide ricorda il sacrificio di Ian Palach che nel 1969 si diede fuoco in segno di protesta nei confronti della occupazione sovietica. Obbligatoria una sosta presso l’Hotel Europa, con facciata liberty e arredamento d’epoca.

In pochi minuti, a piedi, siamo entrati nel quartiere di Staré Mĕsto (Città Vecchia), fino alla Piazza del Municipio Vecchio, purtroppo letteralmente invasa da bancarelle, tanto da non poter individuare le facciate di case e palazzi. Ho rimpianto il mio primo viaggio a Praga e le fotografie, semplici ma efficaci, scattate in quella occasione. Sempre spettacolari le due guglie gotiche della Chiesa di Santa Maria di Tўn che spuntano dal profilo delle case rinascimentali. Notevole la Chiesa di S. Nicola, in un angolo della piazza, e la torre del Municipio Vecchio, con l’orologio astronomico che, ogni ora, ripete la processione dei 12 apostoli, mandando in delirio i sensori di centinaia di macchine fotografiche digitali. Molto interessante la salita alla Torre del Municipio che consente vedute e riprese fotografiche di pregio.

Poche centinaia di metri nel dedalo di viuzze sovraffollate di turisti, ci hanno portato al Ponte Carlo che unisce la Città Vecchia a Malá Strana (Piccolo Quartiere). E’ sicuramente il monumento più famoso della città, preceduto da una imponente torre gotica che funge da portale e decorato da 30 statue a tema religioso. Lo abbiamo percorso alla luce del tramonto, fotografando il profilo delle statue e, sullo sfondo, il Castello. Abbiamo ritrovato le cinque stelle dorate e le abbiamo toccate ancora una volta, perchè a Praga si deve sempre ritornare.

Al di là del ponte, sulla piazza della chiesa di S. Nicola, ci siamo concessi una birra prima di raggiungere il ristorante Valdstejnska hospoda (Taverna Valdstein – Delle tre cicogne), situato in Valdstejnska námĕsti, una piazzetta a due passi. Grande delusione perché una recente ristrutturazione ha trasformato una taverna caratteristica in un locale supermoderno, guastando l’atmosfera che speravamo di trovare. Ottima la cena con cinghiale e galletto. Tragico epilogo è stato la insistente e sfacciata richiesta della mancia da parte del troppo sollecito cameriere, nonostante la spesa elevata (22 € a testa) e il servizio lento.

Venerdì 6: Il solito tram 14 ci ha riportato in centro e questa volta siamo scesi alla fermata di Piazza della Repubblica, per fotografare la gotica Porta delle Polveri e percorrere la via Celetna, con bei negozi di cristalleria. Nei pressi della Piazza del Municipio Vecchio abbiamo visitato una interessante mostra fotografica di Jan Saudek, noto fotografo praghese. La Chiesa di S. Maria di Tўn, le cui guglie dominano la città vecchia conferendole un fascino irripetibile, ha un interno molto suggestivo.

Il quartiere ebraico si raggiunge a piedi senza difficoltà. La Sinagoga Vecchia-nuova è la più antica d’Europa ed uno dei primi monumenti gotici di Praga. L’interno a due navate è riccamente  arredato. Nei pressi della Sinagoga Klausen una lunga fila di persone permette di identificare la biglietteria. Conviene un biglietto cumulativo, per noi tre costato circa 28 €. Con ulteriori 30 corone si ha il permesso di fotografare all’interno del cimitero ebraico. L’ingresso del cimitero è dal lato opposto dell’isolato, preceduto dalla Sinagoga Pinkas, sulle cui pareti sono scritti i nomi dei 77297 ebrei di Praga morti nei campi di concentramento. Si accede quindi al Cimitero che risale al 1400 e ospita circa 12000 lapidi, l’ultima posta nel 1787. E’ uno dei pezzi forte di Praga, assolutamente da non perdere. All’uscita del cimitero si sale la rampa della Casa delle Cerimonie che contiene disegni dei bimbi ebrei deportati a Terezin e, di fianco, si entra nella Sinagoga Klausen, con interno barocco, che contiene una esposizione di manoscritti e oggetti di culto.

Abbiamo pranzato su una panchina, nei pressi del Municipio Ebraico, il cui orologio ha le lancette che girano in senso antiorario. A poche centinaia di metri, la Sinagoga Spagnola, in stile moresco, da cui il nome. Un bellissimo interno con una esposizione di tessuti. Abbiamo passeggiato per le viuzze del quartiere, raggiungendo  poi il Convento di Santa Agnese di cui abbiamo esplorato il bel chiostro con le annesse sale e la chiesa di S. Salvatore, del tutto disadorna. I piani superiori ospitano una Galleria Nazionale che non abbiamo visitato. A piedi siamo ritornati nella piazza centrale, e poi a S. Venceslao per lo shopping. In serata siamo rientrati al campeggio.

Sabato 7: La giornata è stata dedicata alla visita del Castello, situato sulla collina che domina la città, nel quartiere Hradcany. Scesi dal tram 14 a piazza S. Venceslao, con la metropolitana abbiamo raggiunto la fermata Malonstranska. Di qui il tram n° 22 conduce sulla collina, in una posizione strategica, vicino alle porte del Castello. Il biglietto cumulativo per famiglie è molto conveniente. Naturalmente bisogna fare i conti con un’orda di turisti e con le lunghe file, specie all’ingresso della Cattedrale e del Palazzo Reale.

Abbiamo cominciato dalla Basilica di S. Giorgio, romanica, del 921, con interno austero, per poi passare al Vicolo d’Oro, con le piccole case dai vivaci colori (al numero 22 una delle case di Kafka). Un angolo molto pittoresco ma del tutto invivibile per l’enorme quantità di turisti. Il Palazzo Reale, con interno gotico e rinascimentale, conserva numerosi ambienti affrescati (molto belle le sale decorate con stemmi) e in parte arredati. La Cattedrale di S. Vito, gotica, ha un interno molto imponente, a tre navate, con grandi vetrate policrome e numerose cappelle laterali, tra cui la Cappella di S. Venceslao, sontuosamente decorata.

Un breve pranzo a base di tramezzini e poi, nel pomeriggio, siamo saliti verso il Santuario Loreto, struttura barocca, costruita per ospitare, al centro del chiostro, un piccolo edificio che riproduce la casa della Annunciazione a Maria. La Santa Casa, edificata nel 1600, aveva lo scopo di diffondere il culto della Vergine nei Paesi del centro Europa, ricordando la originale struttura situata nella Basilica di Loreto. Nei piani superiori si visita un piccolo museo con il Tesoro del Loreto, una esposizione di oggetti di culto, tra cui alcuni preziosissimi ostensori. Da non perdere. Le piccole vie intorno, finalmente libere da turisti, ci hanno permesso di assaporare momenti di tranquillità. Siamo scesi dal Castello percorrendo la Via Nerudova, fino alla Chiesa di San Nicola e poi al Ponte Carlo. Inevitabile perdersi tra bancarelle, suonatori e mimi.

Ormai al tramonto, ci siamo incamminati verso la birreria U Flekù, che serve una cena standard ed una famosa birra scura di sua produzione, su tavolacci. E’ una tappa d’obbligo per tutti i turisti. L’ambiente è allietato da suonatori che coinvolgono nei canti gli ospiti, surriscaldati dalla birra. La birreria non è molto distante da una fermata del tram 14, con il quale siamo rientrati al campeggio.

Domenica 8: Sbrigate le formalità di pagamento del campeggio (prezzi simili all’Italia) ed effettuate le operazioni di carico/scarico, ci siamo allontanati da Praga seguendo un lungo percorso periferico (nord-est, discretamente indicato) e raggiungendo finalmente l’autostrada D1, in direzione BRNO. Era nostra intenzione infatti visitare la seconda città della Repubblica Ceca e in particolare la mitica Fortezza dello Spilberg, resa tristemente celebre dal libro “Le mie prigioni” di Silvio Pellico. Pur essendo la principale autostrada ceca, la D1 ha un fondo stradale  fortemente disastrato, essendo formato da tavelloni di cemento che creano un continuo sobbalzo. 214 Km così ve li raccomando.

Poco prima di entrare in città abbiamo deviato verso la fortezza dello Spilberg, situata su una collinetta a ovest della città. Non ci sono indicazioni, per cui mi sono servito della guida del Touring e del buon senso. Sotto le mura della fortezza si può sostare tranquillamente in un ampio parcheggio e abbiamo pertanto pranzato. Abbiamo acquistato un biglietto complessivo che consente l’accesso anche ai piani superiori in cui si visitano sale storiche e gallerie di quadri. Questa parte è risultata poco interessante per cui consiglierei il biglietto per la sola visita delle prigioni e delle casematte. La fortezza è molto imponente ed una recente ristrutturazione ne ha addolcito notevolmente le linee. Le prigioni dei nostri eroi del Risorgimento (Silvio Pellico, Piero Maroncelli e Federico Confalonieri) risultano quasi accoglienti, ampie luminose e ben affrescate. Una mostra permanente illustra alcuni capitoli della nostra storia, ed espone ricordi di questi personaggi, tra cui una ciocca di capelli di Silvio Pellico che, ricordiamo, era ampiamente stempiato e con quegli strani occhialini alla Beatles.

Le casematte sono situate nei sotterranei ed erano destinate a prigionieri comuni. Una parte fu utilizzata dai tedeschi come Quartier Generale. L’ambiente è cupo e terrificante per cui la visita risulta molto suggestiva. Il tutto in circa 3 ore.

Ci siamo avvicinati al centro storico della città in camper, parcheggiando senza difficoltà nei pressi di Komenského námĕsti. Nelle vicina chiesa siamo capitati all’inizio di una strana Messa pasquale, gestita da un giovane sacerdote chitarrista e con un folto pubblico di ben 4 persone. Ci siamo uniti e loro devo dire che l’insieme è stato molto suggestivo. La città si visita rapidamente. L’ampia Piazza della libertà (námĕsti Svobody, la Piazza dei Domenicani, il Duomo di S. Pietro e Paolo (Dóm na Petrovĕ), con bella facciata e interno barocco. Questa parte della città è forse la più suggestiva. Si scende verso il Mercato dei Cavoli con una fontana-grotta centrale denominata Parnaso, del 1600 (bruttina). Poi il Municipio Vecchio e infine le chiese di Sv. Jacub e Sv. Tomáš.

Usciti da Brno, abbiamo ripreso la D1 verso est per circa 10 Km, poi ci siamo diretti verso TELČ, per una normale strada nazionale (n° 23), in uno splendido paesaggio collinare. Siamo arrivati verso sera (circa 90 Km da Brno) e ci siamo sistemati in un ampio parcheggio molto vicino al centro, ove è consentita la sosta notturna gratuita e diurna al prezzo di 20 K all’ora (poco meno di 1 €). Non poteva mancare una romantica passeggiata notturna nell’incantevole piazza.

Lunedì 9: Abbiamo dedicato gran parte della mattinata alla visita di TELČ. Prima di tutto il Castello che qualche anno fa avevamo trovato chiuso, poi la chiesa e infine una lunga serie di fotografie alla splendida piazza gotico-rinascimentale circondata da una lunga sfilata di case dai pittoreschi frontoni.

Altri 96 Km. sulla statale n° 23 ci hanno portato a ČESKÉ BUDĔJOVICE. Il parcheggio si trova con estrema facilità proprio nei pressi del centro storico, appena fuori dal fossato che circonda la città, in Mariánské námĕsti.

Pranzato in camper, a piedi in pochi minuti abbiamo raggiunto la splendida piazza principale, dalla quale si diramano belle vie con portici. Accanto alla chiesa di S. Nicola svetta massiccia la Torre Nera. Una breve sosta nella tipica birreria ci ha permessi di assaggiare la originale Budweiser nera, nulla a che vedere con la Budweiser americana che ha solo copiato il marchio.

La visita della cittadina richiede un paio d’ore. Diretto il mezzo ricreazionale verso l’Italia, lungo la statale n° 3 siamo stati fermati da una sciocca pattuglia di poliziotti, causa luci anabbaglianti. Il confine dista circa 40 Km. Poi Linz, Salisburgo e il rientro a Mirandola entro la mattina del 10 aprile.

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Cambio: 1 euro si cambia intorno alle 25 corone, in pratica 100 corone (K) sono 4 euro. I vari botteghini espongono un cambio netto a 29 corone ma poi applicano una forte commissione ugualmente. Vanno bene per turisti sprovveduti. Abbiamo cambiato poco e pagato con la carta di credito ove possibile. Il cambio più favorevole è stato 1 € = 28 corone, in un negozio presso il vecchio cimitero ebraico.

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