MOSTRE E ATTIVITA'

     

 

 

ANATOMIE URBANE

a cura di Ivan Cantoni

I fotografi guardano a due luoghi fortemente connotati sul piano estetico e urbanistico: la casa Batllò di Gaudì a Barcellona, il quartiere La Défense a Parigi. Dell'edificio spagnolo si evidenzia il carattere quasi "biologico", che nelle fotografie della capitale francese viene introdotto e suggerito dalla presenza di figure umane in movimento. Le forme, animate dagli obiettivi dei fotografi, assumono così un carattere organico e si prestano ad essere descritte come anatomie di corpi urbani. (segue...)


fotografie di

Alessandro Bosoni e Gianni Rossi

 

 
 
 
 
 
 
 
 

 
A
 

La Galleria “Napoleone Cacciani” di Boretto entra nel circuito di “Fotografia Europea 2010” con una mostra di Alessandro Bosoni e Gianni Rossi intitolata “ANATOMIE URBANE”.

 

I due fotografi propongono interpretazioni radicalmente diverse di ambienti urbani. Bosoni sceglie il quartiere della Défense, a Parigi, concentrandosi sulle architetture razionaliste in cui acciaio, vetro, alluminio si dispongono in reticoli di linee rette e ortogonali. Rossi fotografa casa Batlló, di Antoni Gaudí, a Barcellona concentrandosi sugli interni.

 

Delle forme sinuose messe in gioco dal grande architetto catalano egli esalta la mancanza di simmetria, la morbidezza tutta “organica” e la ripetitività di alcune membrature ispirate allo scheletro dei grandi vertebrati.

 

 

Da una parte quindi la Parigi del dopoguerra nel quartiere-simbolo dell’architettura più arditamente futurista, dall’altra la Barcellona del modernismo catalano deliberatamente antirazionalista, votata a un’urbanistica fantastica e paradossale.

 

Anche sul piano cromatico il contrasto viene esaltato dall’obiettivo dei fotografi: la Défense esibisce colori acidi e saturi derivati sia dall’intensificazione dell’azzurro del cielo, sia dalle grandi sculture di autori contemporanei collocate entro il quartiere; di casa Batlló vengono proposte le zone interne ricoperte di intonaci neutri sui quali la luce si distribuisce con gradualità, generando ampie gamme di grigi caldi che accompagnano ed esaltano le forme tondaggianti della muratura.

 

La vita organica, di cui l’intero edificio di Gaudí sembra pulsare, invade l’ambiente ritratto da Bosoni attraverso la presenze umane in movimento. Il contrasto fra l’immobilità vitrea delle architetture e il dinamismo degli uomini è esaltato dalle riprese effettuate con tempi lunghi, che mostrano la scia dei gesti e dissolvono talvolta i corpi in aloni scuri appena percettibili.

 

Bosoni e Rossi presentano le loro fotografie in stampe di grandi dimensioni che esaltano le qualità formali delle immagini e ne rendono immediata la percezione da parte dell’osservatore.