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				I due fotografi 
				propongono interpretazioni radicalmente diverse di ambienti 
				urbani. Bosoni sceglie il quartiere della Défense, a Parigi, 
				concentrandosi 
				sulle architetture razionaliste in cui acciaio, vetro, alluminio 
				si dispongono in reticoli di linee rette e ortogonali. Rossi 
				fotografa casa Batlló, di Antoni Gaudí, a Barcellona 
				concentrandosi sugli interni.  |  | 
				
				Delle 
				forme sinuose messe in gioco dal grande architetto catalano egli 
				esalta la mancanza di simmetria, la morbidezza tutta “organica” 
				e la ripetitività di alcune membrature ispirate allo scheletro 
				dei grandi vertebrati.   | 
			
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				Anche sul piano 
				cromatico il contrasto viene esaltato dall’obiettivo dei 
				fotografi: la Défense esibisce colori acidi e saturi derivati 
				sia dall’intensificazione dell’azzurro del cielo, sia dalle 
				grandi sculture di autori contemporanei collocate entro il 
				quartiere; di casa Batlló vengono proposte le zone interne 
				ricoperte di intonaci neutri sui quali la luce si distribuisce 
				con gradualità, generando ampie gamme di grigi caldi che 
				accompagnano ed esaltano le forme tondaggianti della muratura. |  | 
				
				La vita organica, 
				di cui l’intero edificio di Gaudí sembra pulsare, invade 
				l’ambiente ritratto da Bosoni attraverso la presenze umane in 
				movimento. Il contrasto fra l’immobilità vitrea delle 
				architetture e il dinamismo degli uomini è esaltato dalle 
				riprese effettuate con tempi lunghi, che mostrano la scia dei 
				gesti e dissolvono talvolta i corpi in aloni scuri appena 
				percettibili. |