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Mostra Fotografica nell'ambito del FESTIVAL DELLA FILOSOFIA 2020

PANOPTICON

Le macchine ci servono, le macchine ci osservano

18 - 19 - 20 settembre 2020

Sala espositiva Centro Culturale G. ALBERIONE , Viale III febbraio, 1 - MODENA

 
 
     
 
 
LE MACCHINE CI OSSERVANO
 

Dagli anni ’60 è in atto un sistema di codifica degli esseri umani attraverso sistemi tecnologici sofisticati in grado di classificare gli aspetti somatici, fisionomici, espressivi e di comportamento. 

 Queste tecnologie d’Intelligenza Artificiale misurano le espressioni facciali delle persone per valutare una molteplicità di fattori: la loro salute mentale, la loro sfera affettiva, la loro affidabilità come possibili utenti fino alla loro tendenza a commettere atti criminali.

La macchina penetra così la sfera individuale e affettiva dell’Uomo per ricavarne informazioni logistiche o di mercato, arrivando a trasformarsi in strumento di giudizio e di discriminazione politica e morale.
 
 

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LE MACCHINE CI OSSERVANO

 
 
 
 
 
 

 

 
 
Venerdì 18 - Domenica 20 settembre 2020
 
Orari: Venerdì e Sabato 9:00 - 23:00; Domenica 9:00 - 21:00
 
PANOPTICON è un carcere ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham. La struttura del Panopticon è composta da una torre centrale, all'interno della quale staziona l'osservatore, circondata da una costruzione circolare, dove sono disposte le celle dei prigionieri, illuminate dall'esterno e separate da spessi muri
Questo permette a un'unica guardia di osservare (OPTICON) tutti (PAN) i carcerati, senza permettere a questi di capire se siano in quel momento controllati o no. I carcerati, sapendo di essere costantemente osservati, dovrebbero assumere comportamenti disciplinati e mantenere l'ordine in modo quasi automatico.
I prigionieri non hanno modo di osservare o comunicare, poiché sono separati dai compagni di cella attraverso muri spessi. La forma carceraria del PANOPTICON prevedeva che ad ogni singolo detenuto fosse assegnato un lavoro, e così si avviava il processo di passaggio tra una formula carceraria contenutiva ad una formula produttiva.
In seguito a diversi problemi con le prigioni di Londra, il governo inglese finanziò la costruzione di una prigione a Millbank, ispirata al PANOPTICON. Nonostante le aspettative fossero alte, all’interno della prigione di Millbank i detenuti svilupparono malattie mentali e casi di schizofrenia a causa del costante controllo a cui erano sottoposti.